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sabato 9 dicembre 2023

THE ARKHAM PAGE il sito scomparso


Nei pochi anni in cui rimase attivo, dal 1997 al 2001, THE ARKHAM PAGE, il primissimo sito italiano dedicato interamente ad H.P. Lovecraft (a tutt’oggi rimasto un unicum) fu un vero e proprio punto di riferimento e un ritrovo per tutti gli appassionati e i cultori del Sognatore di Providence. Capitanato dal webmaster Simone Giudici, coadiuvato da un manipolo di collaboratori, tra cui critici ed esperti della materia weird, il sito si distinse all’epoca per l’aspetto elegante e professionale, per i contenuti di altissima qualità, e per il fatto di presentare un’informazione a 360° su tutto ciò che riguardava Lovecraft e il suo mondo: vita, opere, bibliografie, recensioni, cinema, letteratura, giochi di ruolo, musica, saggistica, narrativa, fumetti, libri, schede, news, e quant’altro. TAP (come veniva chiamato tra gli appassionati) sparse sulla rete, allora giovane, il verbo di HPL e lo fece conoscere ai naviganti di Internet. Una mole di informazioni che, purtroppo, è andata persa con la sua scomparsa, avvenuta circa vent’anni fa. Lo scopo di questo volume, come scrive il suo curatore, Stefano Mazza – allora un giovane ed entusiasta fruitore di TAP, dove formò la sua passione per Lovecraft e la letteratura weird – “è dunque di ricordare il sito, i suoi autori, i suoi contenuti, e dare l’opportunità di poter vedere come si presentasse a chi non ebbe la possibilità di visitarlo e conoscerlo a suo tempo”. Una specie di viaggio all’indietro, quindi, non solo temporale, passando dalla pagina internet a quella scritta, nell’universo e nello scibile di Howard Phillips Lovecraft, cristallizzato in un libro pieno di informazioni e di immagini, in cui si ricostruisce in modo filologico (accompagnati dalle note di commento del paziente curatore) la genesi e il contenuto di THE ARKHAM PAGE, che, ricordiamolo, è stato il primo (e unico!) esperimento italiano volto a divulgare sulla rete vita, morte e miracoli di HPL, il suo mondo, le sue creazioni, e tutto ciò che ruotava a lui intorno. Oltre a tutto il contenuto del sito, cui nella pagina scritta ci fa da guida Stefano, trovano posto in questo volume (grande anche nelle proporzioni) ricordi attuali, lettere, interviste e memorie dei creatori, dei collaboratori e degli appassionati della “Pagina di Arkham”, tra cui Simone Giudici, Michele Tetro e Pietro Guarriello (il webmaster e i due co-autori del sito), Andrea Bonazzi, Andrea Gibertoni e altri. Ma nelle parole del suo curatore, il libro ha anche un altro scopo, più ambizioso, che è quello di “tentare una ricostruzione per quanto possibile filologica e storica, contestualizzata nella realtà della rete degli anni Novanta e primi Duemila, in modo da fornire al lettore l’opportunità di ricordare e conoscere, almeno in parte, il vissuto telematico dell’epoca”.

 

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